Lo scriba chiede

Nel sentirmi così vivo,
così violentemente vivo sopra un foglio di carta,
chiedo ai miei svolazzi di ridimensionare la pagina
e di ridurla a francobollo,
a grumo di tempo sciolto in avvenimento determinato, concluso.
Chiedo alla vita l’alzo del pugno,
la vampa il fiato e il disteso tappeto del giorno,
quando s’empie di sonno il cielo
e a sera la parola è una bandiera
che s’abbruna serena dopo la bolgia del vento,
come un ostensorio